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lunedì 31 maggio 2010

[Reggae Radio Station] 30 Maggio 2010



Every Sunday night Vitowar spinning the best in jamaican music
From 11.30 P.M to 06.30 .M.




Track list

11.30 p.m - 02.00 a.m.

Track list non disponibile in questa puntata ospite in studio
LAMPA DREAD e collegamento telefonico dalla Jamaica con
MARIA CARLA GULLOTTA che ci ha descritto la situazione
In questi momenti sull’Isola
Per il download i soliti link
Buon ascolto
Vitowar


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02.00 A.M - 03.00 A.M.

Marco Dread outta Mado Che Crew
Present Mixtape
SOMETHING ABOUT ME
next level

info @ http://www.myspace.com/madochecrew




03.00 A.M. – 06.30 A.M.

PROMO SONG IN HEAVY ROTATION

[voicemail] wine it up
[nas and damian marley] in his own words
[monsoon] wine up on me
[mr lexx] Come To Dance & Nah Go Home
[mr lexx] Talk Bout Dat
[peter ram] blackberry
[Niyorah] Feel Your Presence
[Gemstone] Can you tell me
[Mr. Yagga Yo & Peter Runks] I Know Jah
[lee'tal] ring the alarm
[boo boo vibration] Salentown
[peersonile] Tightest Wine mix
[radici nel cemento] l'acqua
[Gappy Ranks] Stinkin' Rich
[Dubmatix ft. Ammoye] Push
[Smiley] Big Money Bag
[tenza] a nuh my fault
[Ammoye] In Love
[gappy ranks] keep on moving on
[i-eye] Mama's Hand
[Dionne Blaze] I'm In Love With You Baby
[dj sunshine] nuh yaad
[khago] caan cool
[maikal x] here she comes
[damian marley & nas] Friends
[tanya stephens] try me
[Tarrus Riley] Intimate Reservation - Rose Gold Records
[keedoman] everyday struggle
[tilly beng] team work
[sud sound system] Bisogno D'Amore
[Machel Montano] - Wine On Me
[gappy ranks & million stylez] life
[maxi priest & gappy ranks] ruff diamond
[sade-tarrus-duane stephens] solider of love
[naggo morris] su su pon rasta
[trinity] tenament yard
[tilly marshall & ed robinson] Dust In The Wind
[damian marley & nas] Land Of Promise
[lady saw] secret
[assassin & i wayne] fire song
[almamegretta] Didn't Leave No Body
[Lij amlak] Love is what we
[tilly beng] team work
[the roof] scusa
[Courtey John] Police Thieves
[gyptian & nicki minaj] Hold Yuh (Remix)
[rihanna] Rude boy reggae remix
[anima caribe] rising sun
[Citizen Sound feat Blessed] Reggae Is Her Name
[steele] praise jah all my days
[treble] reggae business
[iascu & mr t] il mondo che vuoi
[london posse] How's Life In London (Ragga Mix)
[R Taylor] Let´s praise jah
[Ras Telford] Prio Peak.





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venerdì 28 maggio 2010

JAMAICA, ORA VERITA’ E GIUSTIZIA

La cattura di Dudus vale 100 cadeveri?

La polizia jamaicana sta usando l’operazione per prendere il pericoloso narcotrafficante anche per regolare piccole e grandi vendette.
Chi cade sotto i colpi delle armi da fuoco non sono solo i martiri della droga, ma anche e soprattutto civili, che non sapendo dove andare sono stati costretti a rimanere a Tivoli Gardens, il cui paesaggio assomiglia sempre di più ad un inferno.

E se per giorni la stampa e i siti di informazione hanno parlato di quanto sta succedendo solo come una contrapposizione tra il bene e il male, cominciano ad emergere sempre dettagli più macabri.
Il Gleaner è riuscito a riprendere cosa succede nel cimitero di My Pen, il più vicino ai luoghi degli scontri.

Lo scenario offre cadaveri in avanzato stato di decomposizione, casse da morto accatastate una sull’altra.
Tra le vittime anche donne e bambini e la Cnn ha parlato addirittura di corpi bruciati in strada dalla stessa polizia jamaicana.
E poi ci sono anche le prime ma fondamentali domande. A porsele è in primis sempre il Gleaner che in un editoriale ricostruisce la vicenda Dudus, sottolineando come la richiesta di estradizione del governo americano risalga all’agosto del 2009.

Per quasi un anno le autorità jamaicane hanno respinto tale richiesta adducendo irregolarità formali e sostanziali.
Se quelle irregolarità erano vere, come mai all’improvviso non hanno più nessuna importanza per il primo ministro Bruce Golding e la sua compagine di governo?

Questa domanda in pochi se la sono posti, come in pochi hanno cercato di capire perché si è arrivati fino a questo punto.
Le cose non accadono per caso, sono frutto della storia e del clima politico e sociale. In maniera superficiale molti giornali italiani nel parlare di Jamaica l’hanno definita paradiso perduto, come se fino a questo momento l’isola caraibica fosse stata una sorta di luogo di pace e amore, come molti amano immaginare la patria di Bob Marley.

Quello che oggi si è scoperto è una sorta di vaso di pandora fatto di legami tra politica, criminalità e corruzione. Ma soprattutto si è capito quanto sia ancora fragile il modello di democrazia jamaicano.
E se quello che sta succedendo a Tivoli Gardens fosse solo l’inizio di una storia nella quale alcuni “signori della droga, delle armi e della guerra” possono prendere in ostaggio un’intera comunità dove nella totale assenza dello stato, il criminale diventa l’unica vera figura di riferimento?

Dopo anni durante i quali si è fatto finta di nulla, i nodi vengono al pettine. Da questo momento in poi bisogna costruire il futuro, perché se l’operazione Dudus e l’enorme sacrificio di vite umane non sarà servito a nulla, allora la Jamaica rischia di inabissarsi definitivamente.

Bisognerà prima di tutto istituire un’accurata e indipendente ricostruzione di quanto sta succedendo in questi giorni e vanno definite le responsabilità di chi ha provocato questo massacro.
In caso contrario altro odio sarà stato seminato e nessun processo di pacificazione potrà essere realmente pensato.

Mr.Bigga

giovedì 27 maggio 2010

JAMAICA, STOP ALLA VIOLENZA

Come in tutte le guerre a pagare il prezzo più caro in termini di vite sono i civili.
E in Jamaica si leva qualche voce contraria rispetto a chi sta descrivendo quanto succede solo come lo scontro tra il potente boss e le forze speciali mobilitate dal governo jamaicano.

The National Democratic Movement ha in queste ore emesso un comunicato per chiedere che si indaghi a fondo su cosa sta succedendo a Tivoli Gardens e nelle zone circostanti .
Con il divieto assoluto nei confronti degli organi di informazione di entrare nelle zone calde, l’idea che si sta esagerando rispetto all’obiettivo da raggiungere emerge e si afferma in molti.

Inoltre si pensa che a cadere sotto i colpi di arma da fuoco non siano solo i militanti di Dudus pronti ad immolarsi, ma anche dei semplici cittadini.
Troppi in tre giorni 50 morti, ci si chiede se ci sia davvero bisogno di tale spargimento di sangue per assicurare il trafficante di armi e di droga alla giustizia americana.

Una domanda che acquista anche più valore alla luce del diniego prima e dell’incertezza dopo del governo jamaicano di assecondare gli amici americani.
Si comincia a parlare di “massacro di innocenti”, di “donne e bambini costretti a fuggire mentre nelle strade impazza la battaglia”.

The National Democratic Movement ha inoltre denunciato che le vittime vengono immediatamente sepolte nel cimitero di My Pen senza nemmeno dare la possibilità ai cari di riconoscerle e piangerle.
Nulla di particolarmente sorprendente se si pensa che la polizia jamaicana è statisticamente una delle più violente al mondo, anche in situazioni che non siano di emergenza.

Più volte nei rapporti di Amnesty International le divise dell’isola sono salite sul banco degli imputati per l’alta incidenza di vittime innocenti cadute sotto i colpi delle loro armi.
Un tema questo molto sentito dagli artisti jamaicani nei cui testi la polizia veste i panni della violenza e della sopraffazione.

Certo non bisogna dimenticare i tanti poliziotti caduti sul campo, il clima di forte tensione che annebbia la mente e arma l’istinto, certo è che pochi di loro hanno pagato anche nelle situazioni nelle quali chiara è stata la loro colpevolezza.
Mi preme spendere qualche considerazione su quanti hanno detto in maniera un po’ semplicistica, che molta della responsabilità di quanto sta accadendo sia addebitabile alle lyrics violente di alcuni brani dancehall.

Certo una qualche responsabilità esiste, ma è giusto dire che quella musica e quelle parole sono anche il frutto di questi tempi.
Se poi la responsabilità fosse solo della musica e del messaggio che trasmette, come spiegare il baratro di violenza nel quale la Jamaica sprofondò nel biennio 1976 – 1977 quando i morti furono a centinaia, causa della dura contrapposizione tra gli attivisti dei due maggiori partiti, con il JLP (attualmente al governo) sponsorizzato e armato dalla CIA? In quel particolare momento la musica che si ascoltava era quella nobile del roots & culture, ricca di spiritualità e di messaggi positivi.

Eppure la situazione sociale raccontava tutt’altra realtà. Non resta che sperare che questa ennesima spirale di violenza cessi immediatamente e che i fratelli e le sorelle jamaicane estranee a questo gioco del potere politico e malavitoso possano tornare ad un vita più serena e perché no anche normale.

Mr.Bigga

mercoledì 26 maggio 2010

BATTAGLIA A KINGSTON



Quello che tutti temevano purtroppo sta accadendo.

La città di Kingston è scossa in queste ore da scontri violenti, con morti, feriti e incendi. La polizia e l’esercito jamaicano hanno deciso che l’unico modo per assicurare il pericoloso trafficante di droga Dudus alla legge, fosse quello dell’intervento di forza, dopo che il quartiere nel quale il criminale vive, Tivoli Gardens, si è trasformato in una sorta di fortezza inespugnabile.

Infatti l’altro ieri l’intera zona si era mobilitata per difendere il loro “don”, che in quell’area ha costituito una sorta di mini repubblica fondata sulla violenza e sui traffici illegali.
Al momento il bilancio è durissimo: tre poliziotti uccisi e altri 11 feriti.

Le scuole sono state chiuse e la compagnia aerea Air Jamaica ha cancellato i voli in arrivo e in partenza dalla capitale.
Nessun dato certo invece per le vittime civili, che comunque ci sono e dovrebbero essere numerose.
E’ difficile anche portare i feriti in ospedale, perché la capitale jamaicana è completamente bloccata. E intanto di Dudus nessuna traccia, c’è chi dice che potrebbe essere morto durante l’assalto dell’esercito nella sua roccaforte.

Prima di sferrare l’attacco le forze speciali hanno intimato per l’ultima volta di rimuovere le barricate, dopo di che in assenza di risposte è partito l’assalto.
E’cominciata una sanguinosa e capillare battaglia con gli uomini di Dudus pronti a sacrificare la vita per difendere il potente boss.

In più la battaglia si è estesa e ha contagiato altre aree della città Prove di una guerra civile, che dimostrano le lacerazioni sociali della Jamaica, nella quale povertà, violenza e corruzione hanno costruito un ordigno ad alto potenziale di distruzione.

MR.BIGGA

KINGSTON SI PREPARA ALLA GUERRA



E’ tutto pronto per la guerra.
Questo l’allarmante titolo del Gleaner su quanto sta succedendo in Jamaica dopo che il governo ha dato l’ok per l’estradizione negli Stati Uniti di Dudus, pericoloso criminale da tempo desiderato dalle autorità americane per metterlo nel posto dove merita, ovvero la prigione.
Nella parte ovest di Kingston, fuedo del criminale, la gente sta erigendo vere e proprie barricate in attesa dell’arrivo della polizia e dell’esercito jamaicano, per difendere colui che molti considerano un benefattore.
La auto arrivano fino ai blocchi, scaricano i passeggeri e partono per una nuova corsa. Non sono i residenti, ma persone che vengono da ogni parte della capitale pronti a sacrificare anche la loro vita per Christopher “Dudus” Coke.
Il centro da rendere inespugnabile è principalmente Tivoli Garden e in attesa della resa dei conti donne e bambini cominciano un piccolo e simbolico esodo verso zone più sicure, in attesa che i loro uomini si lancino in battaglia.
Tutto questo succede dopo che il ministro della giustizia della Jamaica Doroty Lightbourne ha firmato l’atto con il quale viene autorizzata l’estradizione di Dudus.
Dopo poche ore sono iniziati i preparativi della battaglia, con un esercito di uomini comuni che hanno sigillato buona parte di West Kingston con sacchi di sabbia, vecchi frigoriferi e enormi pneumatici.
Ma a Tivoli Gardens non ci sono solo i sostenitori di Dudus e il maggior prezzo del clima di guerra lo stanno pagando le persone che abitano nell’area costrette a vivere barricate in casa.
Ai giornalisti è permesso solo di guardare a distanza e senza l’uso di telecamere e chi prova a spingersi oltre si offre all’ira della folla.
Per la Jamaica Constabulary Force, l’organo di comunicazione della polizia jamaicana, le barricate sono “un atto di codardia da parte di Dudus, messo in opera da soggetti criminali, che non vanno confusi con molti cittadini perbene e rispettosi della legge, che risiedono a Tivoli Garden”.
Intanto il commissariato più vicino alla residenza di Dudus aspetta che quest’ultimo si vada a costituire, cosa che molta probabilità non avverrà mai. A quel punto l’irruzione della polizia e dell’esercito si renderà necessaria e non si sa per quanto la città di Kingston entrerà ufficialmente in guerra.
MR.BIGGA

lunedì 24 maggio 2010

[Reggae Radio Station] 23 Maggio 2010


Every Sunday night Vitowar spinning the best in jamaican music
From 11.30 P.M to 06.30 .M.

Track list

11.30 p.m - 02.00 a.m.

[MELLOW MOOD] – only you
[GENTLEMAN & MILLION STYLEZ] – help is on the
reggae tribute to LOST Final Season
[GENTLEMAN] – lonely days
[DAMIAN MARLEY & NAS] – land of promise
[BLACK UHURU] – i love king selassie
[NAGGO MORRIS] – su su pon rasta
[ETANA] – august town
[JAMARAM] – jameleon
[TREBLE & BIGGIE BASH] – soul wild
[QUARTIERE COFFE] – caffeine
[GOOD VYBE STYLA] – waitin on my fall
[ANIMA CARIBE] – earl green
[JUNIOR CUTLURE] – love at first sight
[MARCELLO COLAMAN]- hold me by a vibe
[S.S.S. & LUCIANO] – lampedusa
[RICO & THE RUDIES] – brixton cat
[THE PIONEERS] – long shot kick de buchet
[LEE PERRY] – return of django
[BUSY SIGNAL] – nah gun down
[BEENIE MAN] – gimmie gimmie
[DE MARCO] – she can’t wait
[LEFTSIDE] – simon days
[LEFTSIDE] – dem gyal deh
[MR.VEGAS] – gallis
[VYBZ KARTEL] – slow motion
[COURTNEY JOHN] – lucky man
[RICHIE SPICE] – legal
[DUANE STEPHENSON] – hard times
[ROMAN VIRGO] – who feels it knows it
[GYPTIAN] – hold you
[LADY SAW] – me hold you

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02.00 A.M - 06.30 A.M.

Waiting The Lost Final Season
Super Megamix
VITOWAR LIVE @ BARETTO
APRIL 2010 Milan- Italy



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martedì 18 maggio 2010

Damian Marley & Nas -- il reggae sposa l'hip hop




Dopo l’enorme successo di “Welcome To Jamrock” per Damian “Jr Gong” Marley la sfida è stata sin da subito ripetersi, almeno in consenso e popolarità.
L’artista si è così preso molto tempo per elaborare un nuovo progetto discografico e l’idea di realizzare qualcosa di diverso gli è subito apparsa come il miglior modo per vincere quella sfida.


Proprio nell’illustre disco predecessore (uscito nel settembre del 2005) c’era un brano che Damian condivideva con Nas, rapper americano di belle speranze. Si trattava di “Road To Zion”, un brano tra i più significativi dell’intero album, un episodio nel quale si celebrava l’incontro dell’hip hop con temi di profonda spiritualità Rasta.
Sono trascorsi 5 anni da “Welcom To Jamrock” e quella che sembrava una momentanea collaborazione si è cementata in amicizia e condivisione, il cui risultato finale è arrivato proprio in questo mese di maggio.


Si tratta dell’album “Distant Relatives”, un progetto molto più ampio di quello che dovrebbe rappresentare un disco.
Dietro i due protagonisti c’è infatti un cammino nel quale anche l’impegno sociale diventa un elemento essenziale, come dimostra il coinvolgimento di Damian e Nas nella costruzione di scuole in Africa e nel favorire progetti di emancipazione economica. Buona parte del disco è prodotta dallo stesso Marley, come sempre in collaborazione con il fratello Stephen, già fondamentale nelle altre produzioni di “Jr. Gong”.


L’attesa e la curiosità dei fans su questo nuovo disco è cresciuta a dismisura, tanto da spingere gli stessi artisti a dare qualche settimana prima dell’uscita ufficiale (18 maggio), una session in preview sul web.
Bisogna inoltre ricordare che il singolo “As We Enter” aveva già da tempo annunciato la buona novella, un assaggio di quelle che poi sarebbero state le caratteristiche principali dell’album.
Due traiettorie che partono una da Brooklyn e l’altra da Kingston e che poi si congiungono in Africa. Può essere questa un’efficace chiave di lettura di “Distant Relatives”, così come anche quella più semplicistica che vede il disco come luogo di definitiva comunione tra l’hip hop e le sonorità reggae e dancehall.

Questo è d’altronde quanto emerge dall’ascolto del disco, una varietà di suoni e sensazioni che lo rende ricco di sfumature e di spunti.
Il classico beat rap che si avvolge e si snoda lungo battiti in levare e più martellanti incipt dancehall, echi di chitarre acustiche e certosina produzione, che non rendono vani il lungo periodo che è dovuto trascorrere per un disco che a suo modo può segnare un’epoca, almeno nelle rappresentazioni virtuali della musica jamaicana.


Per Damian Marley e Nas il perché di “Distant Relatives” è molto più immediato e diretto, riassunto nella frase pubblicata nel sito dedicato al disco e nel quale è possibile leggere: “Sia l’hip hop che il reggae fanno muovere la gente, allora perché non farla muovere unita?”. Le tracce dell’album vanno ascoltate con attenzione perché ogni volta che le senti cogli qualche particolare nuovo.
C’è il dramma della guerra civile somala nell’intensa e cupa “Tribal War”, alla quale partecipa un figlio di quella terra sofferente, l’artista K’naan. “My Generation” è un manifesto di cosa i giovani di tutto il mondo oggi vorrebbero, ovvero un concreto cambiamento per la costruzione di un mondo migliore.


Il brano, al quale dà il suo ottimo contributo anche Joss Stone e il rapper Lil Wayne, inizia con l’innocente e pura voce dei bambini alla quale si sovrappone quella dell’artista soul inglese, creando quasi un effetto gospel. E alle magiche collaborazioni si aggiunge anche quella di Junior Reid nella tune “Ancient People”, un omaggio agli antenati e alla loro cultura in uno dei pezzi dove la vibrazione reggae spicca maggiormente.


L’Africa e la sua forza spirituale e simbolica emerge nella meravigliosa “Africa Must Wake Up” e nella combination da sogno con Dennis Brown nell’epica “Promise Land”, che qui diventa “Land Of Promise”. E poi ancora l’eterea “Patience”, la vigorosa “Nah Mean” e l’impegnata “Strong Will Continue”.
Proprio in quest’ultima canzone, l’impegno di Damian e Nas di proseguire insieme un percorso che sembra possa regalare ancora emozioni e soddisfazioni.


[[[ MR. BIGGA ]]]

lunedì 17 maggio 2010

[Reggae Radio Station] 16 Maggio 2010


Every Sunday night Vitowar spinning the best in jamaican music
From 11.30 P.M to 06.30 .M.




Track list

11.30 p.m - 02.00 a.m.

[GOOD VIBE STYLA] – live @ Magnolia
[JUNIOR TSHAKA] – le monde est un gran village
[KHAGO] – many words
[RICHIE SPICE] – legal
[GAPPY RANKS] – longtime
[THE SKATALITES] – latin goes ska
[THE SKATALITES] – estern standart time
[TANYA STEPHENS] – try me
[SUD SOUND SYSTEM] – casa mia
[ALBOROSIE] – rufie don’t fear
[SIZZLA] – music is my soul
[PABLO MOSES] – born to be bad
[YOUSSOU N DOUR] – bagn len
[GYPTIAN & NICKY] – hold you remix
[BERES HAMMOND & B.KILLA] – doctor order
[CAMEAL DAVIS] – god blessin childrean
[ROMAN VIRGO] – Who Feels It Knows It
[SANCHEZ] – Longing To Come Home
[TREBLE & BIGGIE BASH] – soul wild
[DAMIAN MARLEY & NAS] – land of promise
[SUD SOUND SYSTEM] – bisogno d’amore
[VARIOUS] – mama africa medley
[GAMBA THE LENK] – se il mondo facesse pull up
[BUSY SIGNAL]- in her belly
[LEFTSIDE] – nuh tek back
[MR LEX] – dem gyal deh
[NATALIE STORM] – nuh tek back
[POINT-O] – everyday
[TIFA] – reject
[MARCELLO COLEMAN] – hold me by a vibe
[MC BACO] – reggae music


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02.00 A.M - 03.00 A.M.

DJ MALIB Mixtape
Medicine show vol.4



03.00 A.M. – 06.30 A.M.

PROMO SONG IN HEAVY ROTATION

[Smiley] Big Money Bag
[tenza] a nuh my fault
[Ammoye] In Love
[gappy ranks] keep on moving on
[i-eye] Mama's Hand
[Dionne Blaze] I'm In Love With You Baby
[dj sunshine] nuh yaad
[khago] caan cool
[maikal x] here she comes
[damian marley & nas] Friends
[tanya stephens] try me
[Tarrus Riley] Intimate Reservation - Rose Gold Records
[keedoman] everyday struggle- PUM PUM RIDDIM 2010
[tilly beng] team work
[sud sound system] Bisogno D'Amore
[Machel Montano] - Wine On Me
[gappy ranks & million stylez] life
[maxi priest & gappy ranks] ruff diamond
[sade-tarrus-duane stephens] solider of love
[naggo morris] su su pon rasta
[trinity] tenament yard
[tilly marshall & ed robinson] Dust In The Wind
[damian marley & nas] Land Of Promise
[lady saw] secret
[assassin & i wayne] fire song
[almamegretta] Didn't Leave No Body
[Lij amlak] Love is what we
[tilly beng] team work
[the roof] scusa
[Courtey John] Police Thieves
[gyptian & nicki minaj] Hold Yuh (Remix)
[rihanna] Rude boy reggae remix
[anima caribe] rising sun
[Citizen Sound feat Blessed] Reggae Is Her Name
[steele] praise jah all my days
[treble] reggae business
[iascu & mr t] il mondo che vuoi
[london posse] How's Life In London (Ragga Mix)
[R Taylor] Let´s praise jah
[Ras Telford] Prio Peak.
[toussaint] BeYou
[Stikki] - Leaders of the World
[nekko] one thing
[Lucki Lus] Stepping Out A Babylon
[lady shelly] bullet proof
[Esco] Highest Of Di Highest
[erup] how we ride
[Robert Minott ft. U Roy] My Heart Is Gone
[j boog & richie spice] got to be strong
[chucky star] forever shall praise
[Lenn Hammond] What a Lady
[Romain Virgo] Who Feels It Knows It
[Gyptian] Hold You
[I-Octane] Lose A Friend

giovedì 13 maggio 2010


GAPPY RANKS, Rising out of the ghetto


Dopo anni di silenzio sul palcoscenico internazionale, la scena reggae e dancehall inglese sembra aver trovato un novello mentore.
I critici inglesi lo hanno infatti ben presto battezzato la nuova star e Gappy Ranks – è di lui infatti che stiamo parlando – sta facendo di tutto per non smentirli.
Ad essere certi della validità di un tale artista sono i responsabili della Greensleeves, pronti a mettere sotto contratto il sinjay per la realizzazione del suo album di debutto il cui titolo dovrebbe essere “Breakfast In Jamaica”.
E’ nel 2009 che Gappy Ranks pone le solide basi per il suo definitivo lancio, in particolare con la canzone “Heaven In Her Eyes”, ennesimo sofisticato rifacimento dell’immortale “I’m Still In Love” di Alton Ellis.
Il brano raggiunge infatti velocemente la vetta della British Reggae Chart e ci resta per ben 22 settimane. Prima di essa è “Stinkin Rich” a far conoscere il sinjay in primis alla massive inglese, facendo emergere anche l’eclettismo dell’artista, capace di passare dai riddim bashment a morbide basi one drop in maniera semplice e naturale.
Nel mese di marzo è uscito “Stinkin’ Rich”, un mixtape curato dal dj Waxfiend, che raccoglie i tanti brani registrati dall’artista nei mesi precedenti. Un sostanzioso assaggio prima dell’uscita il 16 aprile dell’ep “Rising Out Of The Ghetto”, con una significativa impronta italiana visto che tre delle 7 tracce portano la firma di Macro Marco e senza dimenticare che esce su etichetta Macro Beat Records.
Si tratta della già menzionata “Stinkin’ Rich”, di un remix di essa con la partecipazione di Kibaki (giovane deejay jamaicano dell’Alliance) e di un’inedita combo con Million Stylez dal titolo “Life” su Seven riddim.
Ma il 2010 porta anche altre ispirate tunes quali “Butterflies”, “Just Tell Dem” in combination con Tony Matterhorn, “New York City”, “Ruff Diamond” (altra combo questa volta con Maxi Priest).
Un grande merito di Gappy Ranks è anche quello di rispolverare un tema messo per troppo tempo da parte, ovvero le condizioni di vita della folta comunità nera che vive in Inghilterra. In tal senso è esplicativa la tune “Sometimes”, anch’essa contenuta nell’ep “Rising Out Of The Ghetto”(senza dimenticare anche l’ottima “Roll It Up”).
D’altronde Gappy Ranks, nato da padre jamaicano e madre dominicana, ha un’adolescenza particolarmente difficile divisa tra povertà e guai con la giustizia. E’ l’incontro con il produttore Sticky a infondergli fiducia.
La musica diventa un’ancora di sicurezza, una strada da percorrere e uno strumento privilegiato per esprimersi.

Mr.Bigga

lunedì 10 maggio 2010

[Reggae Radio Station] 9 Maggio 2010



Every Sunday night Vitowar spinning the best in jamaican music
From 11.30 P.M to 06.30 .M.




Track list

11.30 p.m - 02.00 a.m.

[raina] –radio
[good vibe styla & elijah prophet] – haffy go
[good vibe styla] – start encognize
[good vibe styla] – cause i like it
[pablo moses] – born to be bad
[roots foundation] – reggae music
[damian marley & nas] – land of promise
[sud sound system] – casa mia
[gamba the lenk] – serata milanese
[gamba the lenk] – se il mondo da pull up
[richie spice] – legal
[peter hunningale] – african tears
[gamba the lenk] - rapina
[gamba the lenk] - cioccolato
[tanya stephens] – luv at first grind
[various]- brighter day riddim medley
[leftside] – dem gyal deh
[trinity & vybez kartel] – lockdown
[burro banton] – clear air clear country
[gappy ranks] – longtime
[movado] – gal ova gun
[raina] - lire
[sud sound system] – bisogno d’amore


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02.00 A.M - 02.45 A.M.

Dot vibes live @ Magnolia
Reggae Radio Station Night
Milano 17 Aprile 2010



02.45 A.M. – 04.00 A.M.

Withlion present mixtape
Cultural mix vol.19


04.00 A.M. - 06.30 A.M.

PROMO SONG IN HEAVY ROTATION

[sud sound system] Bisogno D'Amore
[Machel Montano] - Wine On Me
[gappy ranks & million stylez] life
[maxi priest & gappy ranks] ruff diamond
[sade-tarrus-duane stephens] solider of love
[naggo morris] su su pon rasta
[trinity] tenament yard
[tilly marshall & ed robinson] Dust In The Wind
[damian marley & nas] Land Of Promise
[lady saw] secret
[assassin & i wayne] fire song
[almamegretta] Didn't Leave No Body
[Lij amlak] Love is what we
[tilly beng] team work
[the roof] scusa
[Courtey John] Police Thieves
[gyptian & nicki minaj] Hold Yuh (Remix)
[rihanna] Rude boy reggae remix
[anima caribe] rising sun
[Citizen Sound feat Blessed] Reggae Is Her Name
[steele] praise jah all my days
[treble] reggae business
[iascu & mr t] il mondo che vuoi
[london posse] How's Life In London (Ragga Mix)
[R Taylor] Let´s praise jah
[Ras Telford] Prio Peak.
[Khago] Gal Team
[toussaint] BeYou
[Stikki] - Leaders of the World
[nekko] one thing
[Lucki Lus] Stepping Out A Babylon
[lady shelly] bullet proof
[Esco] Highest Of Di Highest
[erup] how we ride
[Robert Minott ft. U Roy] My Heart Is Gone
[j boog & richie spice] got to be strong
[chucky star] forever shall praise
[Lenn Hammond] What a Lady
[Romain Virgo] Who Feels It Knows It
[Gyptian] Hold You
[I-Octane] Lose A Friend




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giovedì 6 maggio 2010

GOOD VIBE STYLA @ Milano Sab.15 maggio



GOOD VIBE STYLA

C’è ancora voglia di fare reggae band in Italia, in controtendenza a quanto succede in Jamaica e non solo.

Riannodando i fili della memoria dobbiamo tornare nell’estate del 2006 a Crema quando esperienze diverse decidono di fondersi per dare vita ai Good Vibe Styla.

Lo studio di registrazione diventa luogo ideale per conoscersi e per sintetizzare in canzoni vissuti e percorsi fino ad allora eterogenei.

Il risultato si chiama “Earth In Trouble”, un ep che esce nell’aprile del 2008 e che ha il merito di dare un’identità musicale ben preciso alla band, grazie anche al lavoro del produttore Paolo Baldini.

Nel disco è la grande tradizione del reggae jamaicano ad emergere con forza, non senza però qualche chiave di lettura diversa e originale. Sei intense tunes tra le quali “Jah Jah”, “My Rebel Song” e “Fire Pon Dem”, che coinvolgono e appassionano l’ascoltatore.

Pieni di energia positiva i Good Vibe Styla collezionano importanti esperienze live, con location e situazioni da sogno come quando in Polonia allo Przystanek Woodstock si esibiscono al cospetto di oltre 200 mila persone.

Arrivano poi il Rototom, il Bognasco Reggae Festival e lo Yam di Berlino.

Ed è proprio on stage che una band trova la sua essenza principale, una prova che la band di Crema supera in maniera brillante.

Tante esperienze alle quali aggiungere anche l’apertura di importanti concerti come quelli di Alborosie, Sizzla, Giuliano Palma e Villa Ada. Nell’aprile del 2009 esce “Hot Room”, nuovo singolo stampato su vinile.

Inoltre i Good Vibe Styla partecipano lo stesso anno anche all’European Reggae Contest. I tempi sono pronti per dar vita ad un nuovo lavoro discografico, questa volta in collaborazione con l’austriaca House Of Riddim, che ha già lavorato con i migliori esponenti dell’attuale scena reggae, a partire da Gentleman, Junior Kelly e Luciano.

Il nuovo album conterrà 12 tracce, ma soprattutto un suono e delle lyrics più mature e consapevoli.

Mr.Bigga

martedì 4 maggio 2010



LA HOLD YUH MANIA

La forza che si sprigiona solo con il passare del tempo, come un ordigno bellico posatosi nel ventre della terra e che decide improvvisamente di manifestarsi in tutta la sua potenza.

E’ infatti esplosivo il successo che sta ottenendo “Hold Yuh” di Gyptian.

Sarà il ritmo suadente, il testo particolarmente caldo, un modo dolce e penetrante di interpretarlo da parte dell’artista jamaicano, ma resta il fatto che la tune sta riscuotendo un successo internazionale che travalica i generi musicali e confini.

Ne sono testimonianza le innumerevoli versions che sono venute fuori, così come i remix, a partire da quello che vede lo stesso Gyptian insieme a Nicky Minaj.

Sono stati dapprima gli Stati Uniti ad accorgersi di questo pezzo uscito quasi due anni fa e prodotto da Ricky Blaze. Il risultato è che ancora oggi “Hold Yuh” sta scalando la Billboard.

Poi il contagio si è diffuso in tutto il mondo, compresa la Jamaica dove ora è uno dei pezzi più trasmessi dalle radio dell’isola.

Presto uscirà l’album il cui titolo sarà proprio “Hold Yuh”. L’etichetta è ancora una volta la VP Records, la stessa con la quale sono usciti i due dischi precedenti di Gyptian, “My Name Is Gyptian” (2006) e “I Can Feel Your Pain” (2008).

Inoltre ad aprile la No Dount Records di Kemar “Flava” McGregor ha stampato “Revelations”, un album che di certo piacerà più a coloro che apprezzano il lato consapevole e new roots del singer jamaicano, lo stesso che lo aveva fatto conoscere alla massive nel 2005 quando Gyptian registrò l’intenso “nyabinghi chant” “Serious Times”, una ballad struggente per raccontare i tempi difficili e violenti della sua terra.

A quel brano erano seguiti altre hits quali “Mama Don’t Cry”, “Beautiful Lady”, più una serie di importanti collaborazioni.

Mr.Bigga

lunedì 3 maggio 2010

[Reggae Radio Station Italy] 02 May 2010




Every Sunday night Vitowar spinning the best in jamaican music
From 11.30 P.M to 06.30 .M.




Track list

11.30 p.m - 02.00 a.m.


[GOOD VIBE STYLA] – hot room
[RICHIE SPICE] – legal
[VILLA ADA CREW] – radio
[VILLA ADA CREW] - lira
[VILLA ADA CREW] – più karma
[HYAH SPICE] – feel so nice
[SUD SOUND SYSTEM] – casa mia
[MR DILL] – i believe in love rastafari
[MARCELLO COLEMAN] – hold me by a vibe
[STEVE FACE] – in the living years
[YOUSOU’N’DOUR] – medina
[TENZA] – a nuh my falt
[VYBEZ KARTEL] – slow motion
[SHAGGY] – long time
[GYPTIAN] – hold you
[VARIOUS] – mama africa riddim medley
[MADNESS] – the prince remix
[DAMIAN MARLEY & NAS] – land of promise
[MARY J BLAGE & JAH CURE] – each tear
[NANGO MORRIS] – su su pon rasta
[VARIOUS] – dream riddim medley
[VARIOUS] – stala 2010 riddim medley

five songs to remember BOBBY MELODY
who died a few days ago

[bobby melody] get up and dance
[bobby melody] mastermind
[bobby melody] jah bring i joy
[bobby melody] sensi man
[bobby melody] try so yard

RAPIDSHARE
Z-SHARE

02.00 A.M - 02.45 A.M.

VITOWAR PRESENT:
Dubmatix meets Nate Wize
Renegade Remixes Vol 1

Give Thanks & Praises - feat. Ranking Joe (Nate Wize Ranking Bass Remix
Re-Action - Featuring Willi Williams (Nate Wize - The Will 100 Remix)
Blessings of Compassion - Featuring Alton Ellis (Nate Wize - Bouncing Positive Remix)
Peace & Love - Featuring Linval Thompson (Nate Wize - Introspective Steppers Remix)
Idacity - Featuring Wayne Smith (Nate Wize - Lovers in Rhythm Remix)
Reaching Out - Featuring Ranking Joe - (Nate Wize Reaching Out Remix)
Peace & Love - Featuring Linval Thompson (Nate Wize - 4 On The Floor Remix)
Tornado - Featuring Ranking Joe (Dubmatix Warp Remix)
Re-Action - Featuring Willi Williams (Dubmatix Jumpup Remix)

MORE INFO @
http://dubmatix.bandcamp.com/


02.45 A.M. – 06.30 A.M.


PROMO SONG IN HEAVY ROTATION

[sud sound system] Bisogno D'Amore
[Machel Montano] - Wine On Me
[gappy ranks & million stylez] life
[maxi priest & gappy ranks] ruff diamond
[sade-tarrus-duane stephens] solider of love
[naggo morris] su su pon rasta
[trinity] tenament yard
[tilly marshall & ed robinson] Dust In The Wind
[damian marley & nas] Land Of Promise
[lady saw] secret
[assassin & i wayne] fire song
[almamegretta] Didn't Leave No Body
[Lij amlak] Love is what we
[tilly beng] team work
[the roof] scusa
[Courtey John] Police Thieves
[gyptian & nicki minaj] Hold Yuh (Remix)
[rihanna] Rude boy reggae remix
[anima caribe] rising sun
[Citizen Sound feat Blessed] Reggae Is Her Name
[steele] praise jah all my days
[treble] reggae business
[iascu & mr t] il mondo che vuoi
[london posse] How's Life In London (Ragga Mix)
[R Taylor] Let´s praise jah
[Ras Telford] Prio Peak.
[Khago] Gal Team
[toussaint] BeYou
[Stikki] - Leaders of the World
[nekko] one thing
[Lucki Lus] Stepping Out A Babylon
[lady shelly] bullet proof
[Esco] Highest Of Di Highest
[erup] how we ride
[Robert Minott ft. U Roy] My Heart Is Gone
[j boog & richie spice] got to be strong
[chucky star] forever shall praise
[Lenn Hammond] What a Lady
[Romain Virgo] Who Feels It Knows It
[Gyptian] Hold You
[I-Octane] Lose A Friend
[brusco] Smoke a lot
[courntey john] Good Life
[Bigga Boss ft. Lady K] Miss Wire Waist
[Bling Dawg] Father God Guide Me
[Robbie Cat] So Fine
[jaicko f. vybz kartel] oh yeah (remix_clean)
[courtney john] Have You Seen Her
[Benks] Live Right
[John Legend ft. Benks] If You're Out There remix
[gappy ranks] stinkin rich
[Toussaint] Be You
[Exco Levi ft. Blessed] Custom Officer
[bob sinclar] the beat goes on
[bob sinclar] love generation
[yegelle tezeta] mulatu astatke

domenica 2 maggio 2010

MR.BIGGA [ REGGAENEWS ] MAGGIO 2010

USA – JAMAICA: LA GUERRA DEI VISTI E UN PERICOLOSO CRIMINALE

Da cortile di casa dove farci quello che si vuole, a vicino scomodo e da tenere d’occhio. Cosa si nasconde dietro la guerra che il governo degli Stati Uniti ha dichiarato agli artisti jamaicani?

Perché improvvisamente le frontiere americane sono diventate per molti cortine di ferro impenetrabili e pericolose?

Si è parlato del ricorrente tema dell’omofobia che alcuni esponenti della musica jamaicana professano da tempo, eppure non è questo il motivo.

C’è un nome che ha improvvisamente trasformato due paesi amici in due contendenti che si guardano con attenzione e sospetto.

Questo nome è Dudus, all’anagrafe Christopher Coke, uno dei più celebri trafficanti di droga e armi della Jamaica.

Il governo americano ne chiede l’estradizione nel rispetto degli accordi che i due paesi hanno firmato negli scorsi anni.

Bruce Golding, attuale primo ministro dell’isola caraibica, fa orecchie da mercante e tentenna. L’accusa del governo presieduto da Barack Obama trova conferma in un documento denominato International Narcotics Control Strategy Report, nel quale si legge tra l’altro che Dudus ha forti legami con il Jamaican Labour Party, guarda caso proprio il partito di Bruce Golding.

Di fronte a questa grave accusa l’intero establishment governativo jamaicano ha deciso di serrare le fila e di proclamare un assordante silenzio. Eppure Golding, si legge sempre nel rapporto, ha sempre sbrigato con ordine e velocità ogni richiesta di estradizione proveniente dagli Stati Uniti.

Il cambio di marcia dunque non può essere che spiegato perché il legame tra il pericoloso criminale e il partito di governo esiste davvero e rinnegarlo concedendo l’estradizione agli americani provocherebbe rischi grandi e imprevedibili.

Un legame politico, affaristico e criminale che nasce, cresce e si rafforza proprio nelle zone dove il JLP e il presidente Bruce Golding hanno preso più voti. Dudus è infatti direttore della Incomparable Enterprises Ltd, che ha ricevuto dal governo presieduto da Golding milioni di dollari attraverso la stipula di contratti, che vede peraltro la stessa azienda figurare come promotrice di alcuni eventi musicali di primo piano, quali il Passa Passa e il Champion In Action.

Tutto questo è il frutto – è ancora il rapporto a parlare – di una dilagante corruzione che rende vana e inutile ogni azione di contrasto alla criminalità. Dudus è un uomo potente e carismatico, in particolare la gente di Tivoli Gardens (la sua comunità) lo ritiene una sorta di eroe e l’idea che una sua estradizione possa provocare violenti scontri, non è così aleatoria.

Per il momento gli Stati Uniti stanno punendo questo comportamento del governo jamaicano con una nuova e più stringente politica nel rilascio dei visti di ingresso, pronti anche ad arrivare a misure più estreme come il blocco del turismo americano in Jamaica, con conseguenze economiche che tutti possiamo immaginare. In questo scenario gli artisti sono solo pedine di un gioco più grande di loro, tra i primi a pagare per una situazione che lascia con il fiato sospeso.

By Mister Bigga

NB: devo ringraziare il grande Lampa Dread dei One Love, che in occasione del suo arrivo a Napoli qualche settimana fa, mi ha dato questa giusta chiave di lettura ad un fenomeno al quale non sapevo dare spiegazioni coerenti.